domenica 28 gennaio 2018

SOCRATE 

Socrate è il filosofo per eccellenza, egli nacque ad Atene nel 469 a.C da uno scultore e da una levatrice (Sofronisco e Fenarete).
Socrate non scrisse nulla, non lasciò testimonianza diretta di sé, egli preferiva il contatto immediato con le persone.

Sulla figura e sul pensiero di questo personaggio straordinario abbiamo molte testimonianze indirette, tra cui spicca quella di Platone, che fu suo discepolo e può considerarsi il più attendibile interprete del pensiero del maestro. 

La sua ricerca inizia quando egli si reca presso gli uomini che avevano fama di grande sapienza, innanzitutto presso un uomo politico importante. Si intrattiene con lui, in una serrata conversazione, giungendo progressivamente  a comprendere che quest'uomo, pur ritenendosi molto saggio, in realtà non lo è.
Il risultato dell'indagine è che Socrate è il più saggio perché sa di non sapere, mentre gli altri mancano di tale consapevolezza e anzi si vantano di sapere ogni cosa.

Socrate, metteva in crisi coloro con cui dialogava, insinuando in loro il dubbio, egli insegnava a non accettare  mai idee  o giudizi senza prima essersi interrogati a fondo sul loro significato.

Il metodo adottato da Socrate si componeva di due momenti: uno negativo ovvero l'ironia, e uno positivo ovvero la maieutica.
Riguardo l'ironia, Socrate chiedeva ai suoi interlocutori di pronunciarsi su un particolare tema, e ascoltando la risposta, mostrava  in prima istanza di accettarla come valida, poi egli dichiarava di non conoscere l'argomento in questione. Poco per volta però, ris
ultava chiaro che anche l'interlocutore non sapeva realmente che cosa fosse ciò di cui si parlava.
Il fine del momento maieutico era quello di far capire quanto fosse importante ricercare sempre la verità. Egli aiutava a partorire le idee, per questo il suo metodo è definito maieutico. 

I tre compiti di Socrate erano:
- non poteva egli stesso generare , non poteva  proporre  nuove conoscenza, dal momento che sapeva di non sapere, non era esperto  in nulla.
- la sua missione  consisteva nell'eliminare  e nel mettere alla prova i giovani.
- il contesto educativo in cui questa missione si esplicava  era quello del dialogo tra amici.

giovedì 4 gennaio 2018

I SOFISTI 

I sofisti  erano i primi insegnanti a pagamento della storia.

Il termine "sofista" significava "sapientissimo", nel linguaggio odierno indica qualcosa di artificioso.


Il fine principale è quello del sapere, inteso come unico fondamento della virtù, si tratta di una virtù adatta al nuovo clima culturale e al nuovo ambiente cittadino caratterizzato dalla democrazia. 
La nuova virtù coincideva con la capacità di vivere in società.
Era una virtù che da una parte comportava il confronto civile e politico e, dall'altra, la padronanza ampia e sicura del linguaggio e della parola.
IPPOCRATE

Il metodo seguito dalla scuola di Ippocrate consiste nell'assumere come punto di partenza l'analisi empirica per poi procedere attraverso l'attenta interpretazione razionale dei risultati dell'osservazione alla definizione della terapia adeguata.

Un altro elemento importante era l'anamnesi o ricostruzione della storia passata del paziente.
Ciò supponeva un rapporto confidenziale e dialogico tra il medico e l'ammalato, specialmente in alcune malattie mentali la cui terapia consisteva nel liberare il soggetto da paure e timori radicati.

ARISTOTELE Aristotele è uno dei massimi pensatori di tutti tempi, con Socrate e Platone. Egli nacque da una famiglia di medici, si for...