martedì 26 settembre 2017

ANASSIMENE:  L'ARIA  COME  PRINCIPIO  DELLE  COSE

Anassimene (nato a Mileto il 586-525 a.C.) identificava il principio primo con l'aria o "respiro", paragonando la vita dell'universo alla vita dell'uomo.

Egli attribuisce al principio primo i caratteri interi dell'infinità e del movimento incessante: l'aria è la forza che anima il mondo e il principio di ogni  mutamento.

La trasformazione e generazione delle cose è spiegata dal filosofo attraverso i processi di condensazione e rarefazione: quando l'aria viene a rarefarsi diventa fuoco; quando si condensa diventa vento, nuvola,acqua, terra e pietra.


ANASSIMANDRO:  L'A'PEIRON  COME FONDAMENTO  DEL  REALE

Con Anassimandro la filosofia approfondisce la sua diversità dai miti cosmogonici (miti sull'origine dell'universo).
 Egli usò per primo il termine archè e individuò la sostanza primordiale, che è all'origine dell'universo, in un principio indeterminato chiamato àpeiron che significa "senza confini" "infinito"quindi una sostanza infinita a cui tutte le cose sono destinate a ricongiugersi dopo la loro dissoluzione.

Egli ritiene che il principio da cui derivano tutte le cose non possa identificarsi con una di esse, ma debba essere una sostanza indistinta.

Per il modo in cui le cose derivano dalla sostanza primordiale egli ritiene che si tratti di un processo di separazione e differenziazione governato da una legge necessaria chiamata Dike (giustizia); 

Secondo egli c'è un movimento rotatorio che procede a separare le cose  dal fondo unitario dell'àpeiron, in virtù del quale caldo e freddo e tutti gli altri contrari si sviluppano. Tramite questa separazione si generano infiniti mondi.

Anassimandro (nato a Mileto) è il primo pensatore a cui venga attribuito uno scritto filosofico.
TALETE:  L'ACQUA  COME  PRINCIPIO  ORIGINARIO

Talete sapeva sfruttare le conoscenze meteorologiche per arricchirsi;

Egli pensava che il principio primordiale fosse l'acqua, sulla base dell'osservazione e del buon senso che mostrano come ogni cosa vivente sia intrisa di questa sostanza.

L'acqua è pertanto l'elemento fondamentale, ossia il principio di tutte le cose e tutte le cose che vi faranno ritorno quando periranno.

Ciò che distingue la prospettiva di Talete dagli altri miti fondativi è il fatto che egli non ricorre a un'interpretazione mitica o religiosa, per spigare l'origine dell'universo utilizza soltanto argomentazioni razionali. 

GLI  IONICI  E  L'ARCHE'

La prima riflessione filosofica si sviluppa nella Ionia intorno ai secoli VI-VII a.C. per cercare una risposta a determinati interrogativi (qual'è l'origine dell'universo?). Coloro che provano questo nuovo stile di pensiero sono: Talete, Anassimandro e Anassimene tutti e tre di Mileto; essi avevano tentato di spiegare i  fenomeni atmosferici e meteorologici facendo ricorso a cause naturali e non più mitiche.
A loro va il merito di aver individuato una causa, un principio originario da cui tutte le cose derivano:
L'ARCHE = è una parola greca e significa "principio", esso rappresenta la materia di cui sono fatte le cose, la forza che le ha generate e la legge eterna e divina che presiede al loro ordine cioè che le governa.
LE  SCUOLE  FILOSOFICHE

In Grecia ci imbattiamo principalmente in scuole filosofiche, cioè gruppi di uomini che conducevano una vita comune. Il più delle volte si trattava di comunità laiche, legate al vincolo della ricerca e dal bisogno di comunicare i frutti delle proprie conquiste intellettuali.
Le scuole antiche erano delle vere e proprie comunità di vita, in cui si dibattevano problemi teorici, si mettevano in comune difficoltà e dubbi, si condividevano scelte e soluzioni pratiche.


LA FILOSOFIA

La prima forma di riflessione filosofica si è sviluppata nel VI-VII secolo a.C. in Grecia.
L'atteggiamento filosofico si specifica fin dall'inizio come atto di libertà alle credenze, agli usi e ai costumi della tradizione.
Il termine "filosofia" è di origine greca e significa "amore per la sapienza", essa è un campo di studi che si pone domande e riflette sul mondo e sull'essere umano, indaga sul senso dell'essere e dell'esistenza umana, tenta di definire la natura e analizza le possibilità e i limiti della conoscenza.
E' tipico degli esseri umani chiedersi il perché di tutte le cose, in base all'etimologia il filosofo non possiede la sapienza, ma la cerca. Si tratta di un sapere che permette di chiarire ed approfondire gli aspetti fondamentali della vita, rispondendo agli interrogativi sul senso dell'esistenza oppure su come distinguere il vero dal falso.

ARISTOTELE Aristotele è uno dei massimi pensatori di tutti tempi, con Socrate e Platone. Egli nacque da una famiglia di medici, si for...