lunedì 6 novembre 2017

ZENONE

Zenone di Elea cercò di dimostrare che chiunque si fosse discostato dall'insegnamento del maestro sarebbe caduto in una serie di insanabili contraddizioni logiche.
Mentre Parmenide sosteneva la tesi "l'essere è uno" e "l'essere è immutabile", Zenone confutava coloro che affermavano:
-la pluralità dell'essere e delle cose (i pitagorici)
-il movimento (Eraclito  e gli eraclitei)
Il metodo di cui si serve consiste nell'ammettere in via di ipotesi la tesi dell'avversario, al fine di mostrarne tutte le conseguenze "paradossali". Se si ammette che la realtà è mutevole e molteplice, si cade nell'assurdo.

LA CONFUTAZIONE DELLE TESI SUL MOVIMENTO

I celebri argomenti zenoniani  sono chiamati paradossi (dal greco parà "contro", e dòxa "opinione"): uno di questi è quello "Achille dal piede veloce".

LA DEDUZIONE LOGICA DEGLI ATTRIBUTI DELL'ESSERE

Egli parte dal presupposto che il mondo non possa derivare dal nulla, ciò che deriva dal nulla è destinato inevitabilmente a farvi ritorno. Parmenide si pone il problema  di definire i caratteri essenziali dell'essere, in modo talle che non siano in contraddizione con l'affermazione centrale dell'essere come unica realtà esistente e pensabile.

Le definizioni sono:

-l'essere è ingenerato e imperituro: l'essere non può nascere;
-l'essere è eterno: esso non ha ne passato ne futuro, l'essere vive nel presente;
-l'essere è immutabile e immobile: ogni movimento implica una contaminazione tra uno stato A e uno stato B dei corpi, in cui B deve essere concepito come differente da A=essere;B=non essere;
-l'essere è finito: Parmenide dice che l'essere è una sfera, perfettamente omogenea e da ogni parte identica a se stessa

.UNA VERITA' DIFFICILE DA ACCETTARE

I principi logici fondamentali:

a) il principio di identità: A=A: l'essere è ed è identico a se stesso
b) il principio di non contraddizione: l'essere è, quindi non può non essere
c) il principio del terzo escluso: ogni cosa o è, o non è
PARMENIDE 

Egli, filosofo dell'unità e della stabilità, vissuto a Elea, crebbe in un ambiente culturale e intellettuale aristocratico. Scrisse un poema in versi intitolato "Sulla natura".

Parmenide nel proemio immagina di essere trasportato da un carro trainato dalle Muse alle porte del Sole e di ricevere da una dea la rivelazione sulla verità che dovrà comunicare al mondo. La materia del messaggio parmenideo e le movenze argomentative del suo discorso sono filosofiche e razionali.
   

SOLO L'ESSERE ESISTE E PUO' ESSERE PENSATO

L'essere è e non può non essere, mentre il non essere non è e non può essere; significa che solo l'essere esiste e che il non essere non esiste e non può neanche essere pensato. la nostra mente e il nostro linguaggio possono riferirsi solo a qualcosa che c'è e dunque all'essere, mentre il non essere risulta impensabile e inesprimibile. 

Per Parmenide il termine "essere" viene inteso come ciò che è comune a tutti gli enti e che esiste nella pienezza assoluta e perfetta, eterna e immobile; se una cosa esiste non si muove e non cambia ma semplicemente ed eterna è. Con il filosofo di Elea ha inizio l'ontologia, cioè lo studio dell'essere  in quanto essere, nelle sue caratteristiche universali.

ARISTOTELE Aristotele è uno dei massimi pensatori di tutti tempi, con Socrate e Platone. Egli nacque da una famiglia di medici, si for...